Dry and wet cleaning

LAVASECCO

Per un lavaggio a secco efficiente e professionale a Trento

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Il lavaggio a secco, o dry cleaning, è un lavaggio chimico che mira ad eliminare lo sporco da indumenti e prodotti tessili, in generale con l’utilizzo di appositi solventi organici (certificati) anziché dell’acqua.



I solventi sciolgono le macchie grasse e, se uniti a dei rafforzatori di lavaggio specifici, possono rimuovere anche molte macchie magre che non sarebbero altrimenti solubili.

Noi utilizziamo il tetracloroetilene (o percloroetilene), che nelle etichette di manutenzione dei vostri capi d’abbigliamento è indicato col simbolo P, con macchinari a circuito chiuso. Questi eliminano le emissioni di vapori di solvente nell’atmosfera, attestando valori molto al di sotto dei limiti di pericolosità per l’ambiente, e permettono di ridurre al minimo i residui di lavorazione, che vengono poi trattati e smaltiti a norma di legge.


Wet cleaning - Il lavaggio ad acqua d'eccellenza per tessuti delicati



Il wet cleaning è una recente tipologia di lavaggio in acqua che prevede l’utilizzo combinato di macchinari altamente tecnologici dotati di programmi appositamente sviluppati con saponi e detergenti specifici.

Si differenzia dal tradizionale lavaggio ad acqua perché permette di lavare quasi tutti i capi molto delicati, che una volta potevano essere lavati solo a secco.

 Il wet cleaning affianca il lavaggio a secco, non lo sostituisce. Sui vostri capi d’abbigliamento è indicato col simbolo W in etichetta di manutenzione.





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Rispetto per l'ambiente

Pulicenter rispetta l'ambiente!



Dotati di macchinari di ultima generazione che rispondono a tutte le vigenti normative sulla tutela dell’ambiente sia per quanto riguarda il lavaggio a secco che ad acqua, siamo in grado di effettuare ogni lavorazione in proprio presso il nostro laboratorio senza servirci di collaborazioni esterne, compreso il lavaggio ad acqua in piano dei tappeti (primi e unici in Trentino).


Depurazione acque di scarico e lavaggio a KM zero

Spesso il lavaggio ad acqua viene considerato più ecologico del lavaggio a secco. 

Ebbene, non sempre è così. Il solvente del secco viene costantemente distillato, recuperato e riutilizzato più volte, e i suoi scarti (lo sporco estratto dai tessili lavati) trattati e smaltiti come rifiuti speciali. Nel lavaggio ad acqua invece lo sporco, i saponi e gli additivi vengono scaricati nella rete ad ogni ciclo. 

Per questo il nostro laboratorio adotta da anni un sistema di depurazione per tutti i nostri macchinari ad acqua: dalla classica lavatrice al lavaggio dei tappeti, passando per i macchinari wet cleaning, l’acqua viene depurata prima di essere immessa nella rete pubblica.

Si sente molto parlare di filiera corta, che accorcia il numero degli intermediari commerciali e diminuisce il prezzo finale, e di prodotti a Km zero, indispensabili per ridurre l’inquinamento atmosferico. 

La scelta di effettuare ogni lavorazione in proprio presso il nostro laboratorio senza servirci di collaborazioni esterne, compreso il lavaggio ad acqua in piano dei tappeti, va in questa direzione. 

Niente laboratori esterni, nessun capo viene trattato al di fuori dal nostro laboratorio. Nessun costo aggiuntivo per l’ambiente e il vostro portafoglio.



ETICHETTE DI LAVAGGIO

In Italia, le leggi sull’etichettatura dei tessili sono complesse e poco chiare.

Se da una parte vi è l’obbligo per i produttori di fornire informazioni sulla composizione dei loro prodotti, e quindi di applicare al capo stesso un’etichetta riportante le percentuali delle varie fibre che lo compongono (etichetta di composizione), dall’altra non è chiaro se vi sia l’obbligo(a differenza di altri Paesi Europei e non) di fornire informazioni sulla manutenzione di tali prodotti (etichetta di manutenzione). 

Fortunatamente, la legge è chiara su un punto: quando l’etichetta è presente, dev’essere veritiera. 

Va da se che la presenza di entrambe le etichette di lavaggio capi semplificherebbe il nostro lavoro, e tutelerebbe maggiormente voi clienti evitando inutili contenziosi in caso di danni in seguito al lavaggio capi.


  • Etichette e simboli di lavaggio

    E’ utile sapere che se “Le imprese di tinto-lavanderia non rispondono dei danni conseguenti alle indicazioni inesatte, ingannevoli o non veritiere relative alle denominazioni, alla composizione e ai criteri di manutenzione riportate nella etichettatura dei prodotti tessili” (legge 84 del 22 febbraio 2006),“ il venditore è responsabile del difetto del prodotto (compresi i danni arrecati al capo da etichette di manutenzione ingannevoli o non veritiere) “(articoli 130 e 132 del Codice del consumo (D. Lvo n. 206/2005)). 

    Quindi, quando acquistate un capo d’abbigliamento, la prima cosa da fare è controllare che sia munito di etichetta di lavaggio con indicata la relativa composizione e manutenzione. Solo così il capo vi potrà essere rimborsato dal negoziante o dalla lavanderia in caso di danneggiamento.

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